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Vittoria dell’Inter
16 Mag 2010 4 commenti
VITTORIA
Auguri a tutti gli amici tifosi dell’Inter… io non seguo il calcio, ma sono stata coinvolta da i miei figli, Melania tifosa della Roma, Anthony interista sfegatato… non potevo parteggiare, ma a casa mia sarebbe stata festa in ogni caso, qualunque delle due squadre avrebbe vinto. Evviva Inter, ma complimenti anche alla Roma con un campionato bellissimo.
Vecchia lettera
28 Apr 2010 12 commenti
Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio undicenne si presentò in cucina con un foglietto in mano. Con aria stranamente ufficiale il bambino pose il pezzo di carta alla mamma, che si asciugò le mani con il grembiule e lesse quanto vi era scritto: “Per aver strappato le erbacce dal vialetto: 1 Euro Per aver riordinato la mia cameretta: 1,50 Euro Per essere andato a comprare il latte: 0,50 Euro Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi): 3 Euro Per ever preso due volte “ottimo” a scuola: 2 Euro Per aver portato fuori l’immondizia tutte le sere: 1 Euro Totale: 9 Euro”. La mamma fissò il figlio negli occhi teneramente. La sua mente si affollò di ricordi. Prese una biro e, sul retro del foglietto, scrisse: “Per averti portato in grembo 9 mesi: 0 Euro Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato: 0 Euro Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri triste: 0 Euro Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: 0 Euro Per tutto quello che ti ho insegnato giorno dopo giorno: 0 Euro Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene, e i panini che ti ho preparato: 0 Euro Per la vita che ti do ogni giorno: 0 Euro”. Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio. Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto, due lacrimoni fecero capolino nei suoi occhi. Girò il foglio e sul suo conto scrisse: “Pagato”. Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci. Quando nei rapporti personali e famigliari si cominciano a fare i conti, è tutto finito. L’amore o è gratuito o non è amore.
Semplicità perduta
08 Gen 2010 9 commenti
in Sagre
Ingresso al percorso
Grotta di “Lu bambineddu”
Cucitura di piatti
Negozio di tessuti
“Pani cunzatu”
La scuola
L’antica taverna… vino e fave secche
Le donne della famiglia
Quante ingenue e semplici ricchezze abbiamo perduto con il progresso sfrenato!
Stella
Magica notte a tutti
29 Dic 2009 6 commenti
in Tradizioni
Magica notte
Le parole che ripetiamo ogni anno di questi tempi, si presentano anche oggi… un altro anno sta per andare via e tiriamo le somme di tutto ciò che ci è accaduto. Certamente non stiamo vivendo un momento sereno, troppa cattiveria aleggia nel mondo, ed è proprio a tutto il mondo che vorrei augurare PACE. Ognuno di noi ha avuto giorni da ricordare con piacere e giorni che vorremmo scordare, ma nulla può essere cancellato dai nostri cuori. Personalmente non mi sento di lamentarmi di questo, quasi andato, 2009; ho ricevuto grandissime emozioni, sono stata in ottima salute così come tutti i miei cari, mi è stato ricambiato tanto amore anche da chi non mi aspettavo… e questa è una cosa meravigliosa. Il 2010 mi riserverà tanto benessere? Confido nel buon Dio come sempre… e lo stesso benessere lo auguro con tutto il mio cuore a voi, carissimi amici e anche a chi non mi è amico. BUON ANNO!
Stella
E’ tempo di auguri
19 Dic 2009 14 commenti
Insieme al babbo più famoso
auguro a tutto il mondo un Santo Natale.
Stella
Gnam gnam di Santa Lucia
13 Dic 2009 8 commenti
Con la stella di Natale gigantesca ricevuta in dono ieri sera da mio marito, inizio a porgere a voi i miei auguri per le prossime feste. Ma oggi qui da noi c’è una grande venerazione per Santa Lucia… auguri a tutte le Lucia del web. Dicevo… grande venerazione per la santa protettrice dei nostri occhi, accompagnata da una tradizione antichissima, infatti in molte zone siciliane oggi non si mangia tutto ciò che appartiene al frumento lavorato. I nostri avi mangiavano solamente riso e cuccìa ( frumento allo stato naturale e solamente bollito), ma con il benessere odierno questa giornta si è trasformata in un mangia mangia di tutto ciò che la mente umana ha creato in piatti più o meno elaborati… e chi più ne ha più ne metta… e cmq a chiudere questa festivitàla il principale protagonista è il “bicarbonato”. Adesso anch’io, dopo aver dedicato questi pochi minuti al mio blogghino, aver aggiunto alcune foto fatte nei giorni dell’Immacolata, vado a preparare le mie cosette di tradizione… le panelle, gli arancini, il gateau di patate… e l’immancabile cuccìa con crema di ricotta.
Una santa domenica a tutti e… alla prossima
Vecchia storiella
27 Nov 2009 3 commenti
IL RE INCREDULO
Si racconta che molto tempo fa c’era un re che
non credeva nella bontà di Dio, benché avesse un servo, Tommasíno,che davanti a
circostanze avverse diceva sempre:
“Dio non sbaglia mai”
Quando il re gli domandava la ragione,
il suddito gli rispondeva:
“Mio re, non perderti d’animo, ogni cosa che fa Dio è perfetta, lui non sbaglia mai”
Un giorno il re uscì a cacciare insieme al suo suddito Tommasíno.
Una fiera della giungla lo attaccò.
Il suddito riuscì ad ammazzare l’animale, ma non potè evitare che sua Maestà
uscisse ferito perdendo il dito mignolo della
mano destra.
Tommasino come sempre replicò:
Dio non sbaglia mai!
Il re, furioso e senza mostrargli
gratitudine per salvarlo la vita, gli disse:
“Se Dio fosse buono, non sarei stato attaccato e non avrei perso un dito della mano”
Il buon Tommasíno gli rispose:
“Egli è perfetto, nonostante sei rimasto senza un dito, questo è per il tuo bene”
Il re si indignò con la risposta del suo servo e comandò che
fosse carcerato alla cella più oscura e fredda della cella.
Dopo un po’ di tempo il re uscì ancora a caccia in un territorio,
ma ora fu attaccato da una tribù di uomini selvaggi e cannibali
che vivevano nella selva. Questa tribù era temuta da tutti,
perché si sapeva che facevano sacrifici umani per gli dei
e dopo mangiavano alle sue vittime.
Così fu che immediatamente dopo avere catturato
al re, cominciarono a preparare,
il rituale del sacrificio.
Misero il re legato in un altare di pietra.
Si avvicinò il sacerdote cannibale e si
dispose ad aprirgli il petto e tirare fuori
il cuore. Ma in quell’instante
osservò le mani del re e vide che
ad una mano gli mancava un dito e
furioso esclamò:
“Questo uomo non può essere sacrificato,
perché è difettoso!
Gli manca un dito della mano e non possiamo
offrire agli dei qualcosa di imperfetto.”
Fu cosi ché dovettero lasciare l’uomo libero,
perché non serviva per il sacrificio.
Il re tornò al palazzo dopo essere
stato sul punto di morire.
Alleviato dello spavento fece liberare Tommasíno e chiese che lo portassero
alla sua presenza.
Vedendolo, l’abbracciò affettuosamente dicendolo:
“Caro Tommasíno! Ora comprendo che
Dio fu buono con me.
Devi sapere che scappai perché non avevo
una delle mie dita.
Ti restituisco la tua libertà e ti restituisco
il tuo incarico.
Mi rimane solo un dubbio nel mio cuore.
Se Dio è tanto buono,
perché permise che tu fossi carcerato?
Il servo sorrise e gli disse:
“Mio re, se io fossi venuto
con te a caccia sarei stato anch’io catturato dalla tribù ma
certamente io sarei stato sacrificato ai loro dèi perché nel
mio fisico non si trovavano difetti…
Pertanto devi ricordarti e ripeterti sempre:
“Dio non sbaglia mai”